martedì 11 giugno 2013

Fedeli vs Infedeli

Chi siano i Fedeli e chi gli Infedeli fate un po' voi, quello che conta è che qui descriveremo la partita tra Crociati e Arabi che Gianni ed io abbiamo combattuto qualche sera fa in circa 3 ore di rilassato divertimento.
Pezzi in 15 mm della collezione di Gianni, regolamento Magna Acies! 2013, campo effettivamente utilizzato di circa cm. 100 x 120, ai fini del gioco completamente pianeggiante a prescindere dagli elementi decorativi (in particolare palme in scala 6 mm.... motivo per il quale abbiamo ribattezzato questo cruento scontro "la battaglia delle palme nane"!).

L'esercito crociato, forte di 26.000 uomini, era per la maggior parte appiedato: 15.000 uomini d'arme e balestrieri a piedi (15 basi Fanteria Media, in 2 Divisioni), 8.000 miliziani e balestrieri (8 basi Milizia); la componente montata era ridotta a 1.000 cavalieri e sergenti montati degli Ordini (2 basi Cavalieri) e 2.000 Turcopoli (4 basi Cavalleria Leggera).
Un esercito massiccio ma piuttosto statico, capace di una strenua difesa e di micidiali contrattacchi con i Cavalieri e i Turcopoli, comandato dal solo Comandante supremo.

L'esercito crociato, schierato a difesa attorno alla tenda del leader

L'esercito arabo, al contrario, faceva affidamento sulla mobilità delle cavallerie e, in particolare, sulla mobilità e sulla capacità di tiro in movimento della cavallerie leggere: 3.000 cavalieri turcomanni (6 basi Cavalleria Media con archi), 3.000 cavalieri pesanti curdi (6 basi Cavalleria Pesante), 2.000 arcieri a cavallo arabi (4 basi Cavalleria Leggera) e 2.500 cavalieri leggeri curdi (5 basi Cavalleria Leggera inferiore); di scarso valore e consistenza le fanterie, rappresentate da 5.000 fanti arabi (5 basi Fanteria Media con archi) e 4.000 miliziani (4 basi Milizia con archi).
Esercito, quindi, meno numeroso (19.500 uomini), ma con più cavalleria e con un Comandante in capo e un Comandante in sottordine incaricato di dirigere le manovre dell'ala sinistra di cavalleria, la più forte.


L'esercito arabo: cavallerie leggere ai lati in colonna pronte a manovrare





 

Lo schieramento iniziale riflette i diversi piani dei due eserciti: i Cristiani arroccati in difesa davanti al campo, con le poco numerose cavallerie sui lati per evitare aggiramenti e cogliere opportunità di contrattacco; gli Arabi in attitudine offensiva, con le scarne fanterie al centro schierate in profondità, le cavallerie più pesanti già estese e pronte per la carica e le cavallerie leggere alle due ali estreme, in colonna per favorire la velocità di penetrazione e di manovra.


Lo schieramento iniziale
I primi a muovere sono i Musulmani, ma ora lasciamo che siano le immagini a parlare di questa ennesima giornata di sangue e di gloria!

Il Musulmano avanza su tutta la linea; si spinge molto avanti ai due lati estremi con le sue divisioni di cavalleria leggera, per indebolire con il tiro i fianchi dei Crociati.
In alto (ala sinistra crociata) i cavalieri leggeri curdi ricevono l'opposizione dei Turcopoli; tra le due cavallerie si apre un fiero duello basato su quella che è la specialità di entrambi: il tiro a distanza
Dopo l'intenso scambio di frecce, i Turcopoli, duramente provati dalle perdite, girano i cavalli e fuggono; i cavalieri leggeri curdi, anch'essi provati, ma fin dall'inizio più numerosi, possono invece proseguire la loro azione; vanno quindi a infastidire alle spalle la più esterna tra le schiere in cui è divisa la fanteria crociata

In basso (ala destra crociata) gli arcieri a cavallo arabi non incontrano invece opposizione nella loro manovra di aggiramento; i Fratelli Cavalieri degli Ordini ricevono le prime perdite a causa delle frecce; per non continuare a essere un facile bersaglio, si mettono in movimento per tentare di caricare la cavalleria pesante curda di fronte a loro
Ma essi sono troppo soli; la divisione di fanteria avanza a loro supporto ma è troppo tardi; sommersi da una pioggia di frecce, i Cavalieri degli Ordini volgono i loro cavalli e si danno alla fuga, lasciando la fanteria alle prese con la cavalleria pesante curda e con gli arcieri a cavallo arabi che sembrano in ottima forma
E la cavalleria pesante musulmana, appoggiata dal tiro e guidata nella carica dal suo leader, travolge gli spaesati uomini d'arme cristiani, che sotto la calura della Palestina abbozzano a malapena una resistenza prima di darsi anch'essi a precipitosa fuga, dietro ai Fratelli cavalieri
Stretti tra la cavalleria pesante e quella leggera musulmana, i fanti cristiani non hanno più spazi per fuggire e si disperdono; spariti i Cavalieri  e una intera divisione di uomini d'arme, l'ala destra cristiana ha cessato di esistere, lasciando il centro dello schieramento e la tenda del Comando completamente scoperti
Vincitore su entrambe le ali e spazzata via la cavalleria cristiana, il Comandante musulmano fa manovrare i suoi uomini e li dispone per dare il colpo finale alle rimanenti fanterie cristiane, sempre forti ma ormai scoperte su tutti i lati
Le divisioni musulmane manovrano per completare l'accerchiamento
Ma non c'è bisogno di altri scontri: con le ultime frecce rimaste loro, i cavalieri leggeri arabi bersagliano alle spalle le milizie cristiane, che subiscono le ultime perdite prima di vedere la loro tenda del comando data alle fiamme e arrendersi; la battaglia finisce qui
Abbiamo tenuto la sintesi volutamente concisa, ma prima e durante la battaglia sono state compiute molte scelte tattiche: la composizione degli eserciti, il numero di leader, la suddivisione e il tipo di  schieramento delle varie divisioni, gli ordini iniziali, prima di arrivare alle mosse vere e proprie nel corso della battaglia.
Uno scontro forse non troppo elaborato, ma che penso abbia ricostruito abbastanza bene il clima delle battaglie in Terrasanta (sempre per quello che si può chiedere a un regolamento veloce come MA!).

Per concludere, mi pare doveroso aggiungere che ogni somiglianza con una battaglia rimasta famosa per la sete, due corni, una Croce sparita e un esagitato scannato è, ovviamente, puramente casuale ....
Dimenticavo: come spesso accade quando una fanteria perde contro una cavalleria, i Cristiani hanno perduto metà esercito, mentre gli Arabi hanno subito perdite irrisorie.
Alla prossima!

4 commenti:

puszkin ha detto...

Damn, so after Outremer!
Very cool battle.
Strangely enough, the Crusaders lost, having the advantage of numbers.
I think it's pretty unlikely in fact

Appius ha detto...

Dear Puszkin,
I think the problem is not the number.
It's very common that when an infantry army faces a cavalry army (with good shooting capabilities) on a wide and free battleground, the cavalry army wins.
The present battle has been similar to the battle of Carrhae (53 B.C.), between a huge Roman infantry army and a quite small Parthian cavalry army.
Parthians won due to the the good cooperation between heavy cavalry and mounted bowmen: the bowmen forced the Romans to move, and when they moved they were defeated by the heavy cavalry.
This is what happened in our medieval battle.

puszkin ha detto...

yes, I know
But I do not know the battle in the Holy Land, where they lost to the Crusaders, have a numerical advantage.From here my surprise.

Appius ha detto...

Yes, you're right, at Hattin the Crusaders were outnumbered.
A point is that in our game the Muslim player has decided to get an extra - leader, in order to gain a better "command and control" capability over his cavalry.
In this way he has lost 10 army points, which means a couple of infantry or cavalry bases (2000 - 1000 men).
This factor is just a small point and doesn't balance the situation, but I think that at Hattin the Crusaders had non chance, instead we have to create more balanced situations in order to enjoy the game.
Then, I tend to think that both Christian and Muslim historicians over - represented the number of The Muslim warriors at Hattin: the Christians in order to justify the defeat, the Muslims in order to show that Saladin was a great leader, smart enough to rally a lot of people in a very fragmented Islamic world.